A Natale e a Pasqua la nostra gastronomia si arricchisce anche di alcuni dolci tipici della tradizione locale, che amiamo preparare e presentare secondo l'antica ricetta tramandata dalle nostre nonne.

E così a Natale prepariamo le "Nocatole o Nacatole", da "Naca", la culla di Gesù, un impasto dolce lievitato cui si danno varie forme, oltre a quella caratteristica della naca appunto, abbiamo ciambelle, trecce, bastoncini, fritte e poi passate nello zucchero semolato: una soffice bontà calde appena fritte, ma altrettanto buone anche dopo qualche giorno, quando raggiungono una consistenza maggiore. 

"La pignolata": piccole palline fritte, poi glassate nel miele e decorate con codette colorate. 

"Jaluni": cestini di sfoglia simili a una pasta frolla, che accolgono un delizioso ripieno a base di ricotta, addolcito con una goccia di miele millefiori, che gli conferisce, oltre ad un profumo delicato, anche il caratteristico colore ambrato.

"Sgute": simili alle nocatole per l'impasto, sono cotte al forno, con una o più uova incastonate nella pasta filata a dargli la tipica forma di ciambella.

"Pastiera Napoletana": la nostra versione è quella tipica della tradizione partenopea, cui abbiamo aggiunto anche la variante senza canditi, ma con gocce di cioccolato fondente.

"Chiacchere e Castagnole": per carnevale non possono mancare le nostre chiacchere e le nostre castagnole.

​